Mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre 2017 presso la Sala del Capitolo del Complesso Monumentale di S. Domenico (Vico San Domenico Maggiore, 18)
Il convegno è organizzato da Università di Napoli “L’Orientale” con il Patrocinio di Comune di Napoli, Goethe Institut di Napoli e in collaborazione con Arci Movie
Il convegno è articolato in tre sessioni costruite secondo una logica attenta alla periodizzazione e alla coesione formale e tematica, nonché agli indirizzi critici e alle aree disciplinari dei relatori. Oggetto di approfondimento della prima sessione sono le immaginie le trasfigurazioni di Satana, lette attraverso i classici fondativi della cultura e della letteratura occidentali: dalla Bibbia alla Commedia, da Milton a Bulgakov. La seconda sessione analizza le incarnazioni di derivazione satanica nell’Europa (pre)moderna: il Vice nei drammi inglesi quattro-cinquecenteschi, i demoni del teatro del Siglo de Oro, il Mefistofele di Marlowe, fino ai diavoli sul palcoscenico giacomiano, per guardare, poi, alla teosofia francese rivoluzionaria e, mutando la prospettiva, alle riletture parodiche ottocentesche. L’ultima sessione, orientata alla contemporaneità e alla intermedialità, si concentra, invece, sul motivo della possessione diabolica analizzata in relazione al genere (attraverso specifiche figure del demoniaco femminile) e ai generi, con un focus conclusivo sul patto col diavolo dichiarato dal chitarrista blues Robert Johnson.
Durante le due giornate di studio, le comunicazioni accademiche saranno accompagnate dalla lettura, affidata ad attori napoletani, di passi tratti da alcune delle opere letterarie presentate.
La figura di Satana ha subito, nel corso dei secoli, molteplici riletture e ricodificazioni rispetto alla parola biblica che l’ha originata. Ora espressione del male radicale, ora incarnazione dello spirito di rivolta romantico, la rappresentazione dell’Angelo caduto è servita a dar voce a interrogativi ideologici e culturali non solo di matrice teologica, ma perfino scaturiti dal clima di relativismo assiologico del mondo secolarizzato. Il prisma di tali trasformazioni, sempre giocate sul discrimine fra marginalità culturale e centralità simbolica, sarà l’oggetto di indagine delle due giornate di studio che, in una prospettiva interlinguistica e interdisciplinare, analizzeranno il personaggio di Satana, la sua parolae le sue personificazioni, per tracciare costanti e varianti di un archetipo che, nel tempo, ha fatto della metamorfosi una ragione di continuità.


